Per chi mi conosce anticipo subito che non sto parlando di “questa mela” per la quale potrei veramente fare tutto ciò che è lecito perché è simbolo di innovazione: ha rivoluzionato il mondo con la tecnologia e la connessione a 360 gradi.


E di questa mela che parlo, la mela della conoscenza. Un po’ di giorni fa su Facebook ho pubblicato questa citazione:
“Quando Dio ha creato il mondo ha creato anche le metafore” April Kepner Grey’s Anatomy stagione 14 episodio 10.
Ma alla faccia della metafora, per quella mela noi donne partoriamo con dolore (e tutti gli annessi e connessi dei cicli ormonali, prima, durante e poi), siamo state viste dalla chiesa come streghe se mostravamo anche un pizzico di conoscenza oscura per gli uomini che la componevano.
Chiariamo subito: una vita nell’Eden con il pavido Adamo non sarebbe stata un gran che. Eva si è annoiata all’istante e sebbene forgiata da una umile costola, ha dimostrato una sete di conoscenza e voglia di esplorare che hanno fatto arrabbiare di brutto chi l’aveva creata. E dopo tanti giorni impiegati per crearla, l’ha sbattuta fuori dall’Eden con il povero Adamo che non si capacitava di quello che era accaduto. Misericordioso eh?
Il problema fu che dopo aver creato Eva, Dio si rese conto che era più intelligente dell’uomo, come recentemente dimostrato per l‘ennesima volta dalla scienza, decisamente più curiosa e contraria ad assoggettarsi al volere testosteronico.
Fuori dall’Eden fu tutto chiaro: gli uomini a cacciare, tutti muscoli e competizione. Le donne a far prosperare i villaggi, a prendersi cura della tribù, godendo di una più ampia gamma ormonale, fonte di dolori, ma anche di empatia e più in generale di intelligenza emotiva. Te caccia pure, che al resto ci penso io.
Fu così che la donna più intelligente ed empatica si è ritrovata per secoli relegata a ruoli di “secondo piano”, dal quale stiamo finalmente uscendo, ma con enorme fatica perché coloro che hanno il potere di farlo sono sempre uomini, generalmente in età quasi geriatrica.
E sono gli stessi uomini ad aver creato il mito che le donne insieme non riescono a lavorare, dettato dalla paura di vedersi superati da donne che se collaborano danno il meglio di loro: sempre che non c’è un uomo che le mette in competizione.
Questa non vuol essere una critica all’uomo ma un inno alle donne.
Accogliete il serpente mangiate la mela, risvegliate la consapevolezza

https://www.colturaecultura.it/articolo/agricultura-la-mela-vittima-innocente-del-peccato-originale
E qui una piccola chicca: l’evoluzione della mela nel tempo.
Il peccato originale di Eva.
La scoperta della gravità di Newton.
L’etichetta discografica dei Beatles.
E finisco con quello che ho iniziato: la mela di Steve Jobs.
Eva grazie per quel morso!