e dopo 36 anni sei di nuovo adolescente
Grazie MAVe
Nessun spoiler, va vissuto attimo per attimo in religioso silenzio, sono concessi rumori connessi alla lacrimazione 😊.
L'emozione parte già da qui

Non vi aspettate il solito sequel che sa di polpettone fatto con gli avanzi del giorno prima. Tom Cruise ci ha messo 36 anni a riportarlo in sala e ne ha fatto un capolavoro. Non uno spot da America della guerra fredda, dove lui era il belloccione che doveva richiamare pubblico.
Qui il protagonista è lui, il film è lui, e se non il soggetto, non c’è niente di guerra, ma tanta introspezione di un Mave maturo che ha tutto il peso del passato nel cuore, ma non lo lascerà diventare zavorra.
Qualche anno fa Davide Bacchiddu mi insegnò a vedere i film in modo diverso, quella volta si trattava di riconoscere gli stili di leadership dei vari personaggi. Con gli anni, ci ho aggiunto tutto quello che imparavo: autoefficacia, viaggio dell’eroe… e questo film ne è pieno zeppo. Tanto che quando sarà passato il divieto allo spoiler ne farò una lezione.
E’ il film perfetto per far riconoscere le emozioni, per vedere le reazioni, per capire i valori che stanno dietro a determinati comportamenti, l’importanza dei mentori, delle esperienze vicarie…insomma un mondo di formazione e tanti spunti per il coaching.
Il mio primo obiettivo l’ho raggiunto: vederlo insieme a Sara, una diciassettenne che passa il sabato sera al cinema con i genitori e per più della della metà del film mi tiene stretta la mano pechè la tensione era alle stelle e che all’uscita era eccitata e adrenalinica come me….36 anni fa.
