Gestione dello stress: perché lo stress è il vero “mangia-cervello”
Che cos’è lo stress
Lo stress è una risposta fisiologica naturale del corpo a situazioni percepite come impegnative o minacciose.
In piccole dosi può essere utile: ci rende più attivi, concentrati e pronti all’azione.
Il problema nasce quando lo stress diventa cronico, cioè quando il sistema rimane in allerta costante e non
riesce più a ritornare all’equilibrio.
Perché lo chiamo “il mangia-cervello”
Lo stress cronico ha effetti profondi sul cervello. Studi neuroscientifici dimostrano che livelli elevati e prolungati di cortisolo:
- Riducano l’ippocampo, area fondamentale per la memoria e l’apprendimento.
- Indeboliscano la corteccia prefrontale, compromettendo concentrazione e capacità decisionali.
- Attivino eccessivamente l’amigdala, aumentando ansia e reazioni emotive incontrollate.
Ecco perché lo chiamo il “mangia-cervello”: lo stress cronico consuma lentamente le nostre capacità cognitive
ed emotive, rendendoci meno lucidi e più vulnerabili.
Gli effetti sul corpo
Lo stress non colpisce solo la mente, ma tutto l’organismo. Può causare:
- disturbi del sonno,
- problemi digestivi,
- infiammazione cronica di basso grado,
- alterazioni del sistema immunitario,
- rischio aumentato di malattie cardiovascolari e metaboliche.
Gestione dello stress nella medicina funzionale
La medicina funzionale vede lo stress come un fattore centrale da valutare e modulare.
Attraverso strumenti come PPG Stress Flow possiamo misurare l’equilibrio tra sistema simpatico e parasimpatico, capendo quanto il tuo corpo sia in stato di allerta.
Un approccio personalizzato permette di individuare le fonti di stress (lavoro, relazioni, stile di vita) e di costruire strategie pratiche per ripristinare l’equilibrio dell’asse HPA (ipotalamo-ipofisi-surrene) e del
sistema nervoso autonomo.
Strategie pratiche per allenare il cervello allo stress
- Respirazione lenta e diaframmatica: 5-6 respiri al minuto aiutano ad attivare il nervo vago.
- Mindfulness: portare attenzione al momento presente riduce l’attività delle aree cerebrali dello stress.
- Attività fisica regolare: migliora la resilienza nervosa e l’umore.
- Sana igiene del sonno: fondamentale per recuperare e rigenerare il cervello.
- Relazioni positive: riducono l’iperattivazione dell’amigdala e favoriscono la regolazione emotiva.
Il mio approccio come neurologa e coach
Come neurologa, medico funzionale, coach e mindfulness facilitator integro la valutazione clinica con strumenti di coaching e pratiche di consapevolezza.
Il mio obiettivo è aiutarti non solo a ridurre i sintomi, ma a diventare agente attivo nel gestire lo stress, allenando il cervello alla resilienza.
Conclusioni
Lo stress cronico è davvero il “mangia-cervello”: consuma energia, riduce memoria e concentrazione, alimenta ansia e infiammazione.
Ma esistono strumenti concreti per imparare a gestirlo e trasformarlo in un alleato.
Prendersi cura dello stress significa proteggere il cervello e la salute di tutto il corpo.
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