La rappresentazione della realtà

Child with toy virtual reality headset

Avete presente quando succede un incidente e ogni testimone ha la propria versione?

Stesso evento ma racconti diversi perché ognuno percepisce la realtà filtrandola, elaborandola, memorizzandola e ricordandola in modo diverso.

I nostri 5 sensi, vista, udito, gusto, olfatto e tatto percepiscono le caratteristiche dell’evento, ma ognuno di noi lo fa a suo modo.

macro eye
Smile earring on the ear of a woman
Anosmia or smell blindness, loss of the ability to smell
Boy Smelling Flowers
Hands

Lo stato d’animo ci può far percepire le cose in modo diverso: se siamo tristi tendiamo a vedere tutto grigio, se siamo allegri vedremo tutto giallo (sarebbe rosa, ma il giallo è il mio colore preferito e per me è sinonimo di felicità). Se siamo abbattuti e ci guardiamo i piedi non potremo vedere il blu del cielo.

L’attenzione può essere focalizzata su cose diverse in base alle nostre attitudini o al momento storico che stiamo vivendo. Se stiamo per comprare una determinata auto, ne vedremo tantissime per strada. Non è il loro numero che è aumentato, ma è la nostra attenzione che ci fa “vedere” ciò che prima ignoravamo perché non eravamo interessati.
Il fisico Teodorani nel 2007 affermò che percepiamo consapevolmente solo il 5% della realtà. 
Per questo in programmazione neurolinguistica si afferma che “la mappa non è il territorio” citando il filosofo e matematico Korzybsky. Bateson affermava che “il territorio non può mai essere colto nella sua interezza e che approssimare troppo la mappa al territorio – aumentando la definizione della mappa – è solo un modo per complicare le cosele mappe (e le parole, piccole cartine geografiche della nostra psiche) servono per muoversi nel reale, ma se sono troppo vaste diventano ingombranti e pericolose. 

Per farla semplice il territorio è il mondo reale, la mappa è la rappresentazione mentale. In testa abbiamo una cartina geografica che pur dettagliata non potrò mai cogliere tutti i dettagli del territorio. 

Il coaching permette di aumentare la consapevolezza della realtà, cambiando il punto di vista, facendo cogliere più dettagli o allargare il campo per avere una visione più completa.

Nel prossimo articolo “Memoria e attenzione” avremo modo di approfondire ancora l’argomento.

Lascia un commento