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Il cervello umano è un sistema complesso in cui la corteccia prefrontale svolge un ruolo chiave nella concentrazione, nella regolazione emotiva e nella pianificazione.

HEG: valutare e potenziare la salute del cervello con la medicina funzionale

Cos’è l’HEG e perché è così importante

L’HEG (Hemoencefalografia) è una tecnologia non invasiva che misura il flusso sanguigno e l’ossigenazione cerebrale, in particolare nella corteccia prefrontale, l’area del cervello che governa attenzione, concentrazione, pianificazione, controllo delle emozioni e capacità decisionali.
Attraverso sensori applicati sulla fronte, l’HEG analizza in tempo reale come il cervello utilizza l’ossigeno e come reagisce allo stress o agli stimoli cognitivi.
È una misurazione preziosa per comprendere la qualità del funzionamento cerebrale e la capacità del cervello di autoregolarsi.

La corteccia prefrontale: il “direttore d’orchestra” del cervello

La corteccia prefrontale (PFC) è la sede delle funzioni esecutive più evolute dell’essere umano.
Da qui dipendono:

  • l’attenzione sostenuta,
  • la memoria di lavoro,
  • il controllo degli impulsi,
  • la capacità di pianificare e prendere decisioni razionali,
  • l’empatia e la regolazione emotiva.

Quando la PFC è ben ossigenata e funziona in modo efficiente, il cervello è in grado di gestire meglio lo stress, mantenere la concentrazione e regolare le emozioni.
Un deficit di perfusione o una ridotta attivazione prefrontale, invece, può tradursi in stanchezza cognitiva, impulsività, ansia o difficoltà a seguire strategie terapeutiche complesse.

HEG e aderenza terapeutica

Spesso le terapie richiedono un grado elevato di consapevolezza, motivazione e capacità di organizzazione — tutte funzioni regolate dalla PFC.
Misurare e potenziare l’attività della corteccia prefrontale con l’HEG significa migliorare:

  • la capacità di prendere decisioni coerenti con gli obiettivi di salute,
  • la gestione delle abitudini e della motivazione,
  • la costanza nel seguire trattamenti medici, nutrizionali o riabilitativi,
  • la riduzione delle ricadute comportamentali dovute allo stress o alla distrazione.

Un cervello più regolato e ossigenato aderisce meglio alle cure e costruisce nel tempo la resilienza necessaria per mantenere i risultati.

Biofeedback HEG: allenare il cervello a funzionare meglio

L’HEG non serve solo a misurare, ma anche ad allenare il cervello.
Attraverso esercizi di biofeedback specifici, la persona impara a modulare la propria attività prefrontale in tempo reale, vedendo sullo schermo i cambiamenti del flusso sanguigno cerebrale.
Nel tempo, questo allenamento neurofunzionale rafforza la capacità della PFC di mantenere l’attenzione, gestire lo stress e migliorare la chiarezza mentale.

Gli esercizi di HEG biofeedback aiutano a:

  • aumentare la concentrazione e la lucidità decisionale,
  • potenziare l’autocontrollo emotivo,
  • ridurre ansia e stanchezza mentale,
  • migliorare la performance cognitiva globale.

Un supporto concreto per professionisti, studenti e atleti

Chi per lavoro o per passione utilizza quotidianamente funzioni cerebrali elevate — medici, manager, insegnanti, studenti, sportivi — può trarre un grande vantaggio dalla valutazione HEG.
Un cervello affaticato o poco ossigenato aumenta il rischio di errori di attenzione, decisioni impulsive e calo della performance.
Misurare e allenare la PFC consente di ridurre questi rischi, mantenendo alta la concentrazione anche sotto pressione e migliorando la gestione dello stress mentale e fisico.

HEG e medicina funzionale

Nell’approccio della medicina funzionale, l’HEG si inserisce come strumento chiave per comprendere il legame tra mente, cervello e corpo.
I dati HEG possono essere integrati con la BIA-ACC (analisi bioimpedenziometrica) e il PPG Stress Flow (valutazione neurovegetativa) per una visione completa dello stato funzionale della persona.
Insieme, queste analisi permettono di individuare precocemente i fattori di stress, le disfunzioni metaboliche e i disequilibri neurofisiologici che possono compromettere la salute cerebrale e sistemica.

Conclusione: misurare per potenziare

La misurazione HEG offre una prospettiva unica: non si limita a osservare, ma insegna al cervello come funzionare meglio.
Nel mio ambulatorio utilizzo l’HEG per valutare la vitalità prefrontale e proporre protocolli personalizzati di allenamento e riequilibrio, combinando nutrizione, esercizio, respirazione, coaching e mindfulness.
Un cervello ben ossigenato e flessibile è la base di ogni cambiamento duraturo.

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